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aprile 2020 – GILDA degli Insegnanti

Archivi Mensili: aprile 2020

Comunicato unitario – DPCM 26 aprile 2020 – Emergenza Epidemiologica da Covid-2019 – Fase 2


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Prot. n. CCU/ 250
Roma, 28 aprile 2020
Ai Magnifici Rettori
delle Università
LORO SEDI
e p.c. Al Presidente della CRUI

Prot. n. CCU/ 250

Roma, 28 aprile 2020

Ai Magnifici Rettoridelle Università

LORO SEDI

e p.c. Al Presidente della CRUI

segreteria@crui.it

 

OGGETTO: – DPCM 26 aprile 2020 – Emergenza Epidemiologica da Covid-2019 – Fase 2 -.

Con l’emanazione del DPCM 26 aprile 2020 il nostro Paese entra ufficialmente nella Fase 2 della crisi generata dall’emergenza epidemiologica da Covid-2019.

Non si tratta, naturalmente, dell’uscita dall’emergenza ma di un periodo di convivenza con il virus, controllata e protetta, sottoposto ad un monitoraggio giornaliero della situazione epidemiologica.

In questo periodo, tuttavia, è necessario il massimo rispetto di tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente e dai protocolli per la sicurezza dei lavoratori per garantire il contenimento dell’epidemia e per evitare che la curva dei contagi torni a crescere.

La prudenza del Governo nelle aperture alla mobilità delle persone e alla ripresa delle attività contemplate dal decreto, riscontra anche le sollecitazioni poste da tutte le scriventi OO.SS. ad ogni livello, tese a garantire la massima tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori e, nel contempo, la ripresa del Paese.

In questo contesto la Pubblica Amministrazione non si è mai fermata grazie allo spirito di servizio delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori, a cui va anche il ringraziamento delle scriventi OO.SS. per il grande sforzo profuso e per quello che si continuerà a fare nei prossimi mesi.

In questo contesto le Università sono state protagoniste di un grande impegno che ha portato i suoi lavoratori a garantire l’erogazione di tutti i servizi con il lavoro e la didattica a distanza.

Come per tutte le altre Pubbliche Amministrazioni anche nelle Università continuano a trovare applicazione, nelle modalità correnti e fino al termine dell’emergenza epidemiologica, le disposizioni dell’art.87 del DL n.18 del 17 marzo 2020 in materia di lavoro agile, nonché la direttiva n.2/2020 e la circolare n.2/2020 del Ministro per la Pubblica Amministrazione, esplicative peraltro di molti adempimenti che le Amministrazioni sono chiamate a porre in essere.

 

Pertanto, è in un’ottica di massima prudenza e di rispetto delle predette disposizioni normative, che devono essere lette le previsioni di cui alla lettera n) dell’art. 1 del DPCM 26 aprile 2020 che prevedono la “possibilità” (non “l’obbligo”) alle Università di svolgere “esami, tirocini, attività di ricerca e di laboratorio sperimentale e/o didattico ed esercitazioni” e consentono, altresì, l’utilizzo di biblioteche, a condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione, contestualizzate al settore della formazione superiore e della ricerca, anche avuto riguardo alle specifiche esigenze delle persone con disabilità, di cui al «Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione» pubblicato dall’INAIL.

Per le finalità di cui al precedente periodo, le Università …. assicurano, ai sensi dell’art. 87, comma 1, lettera a), del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, la presenza del personale necessario allo svolgimento delle suddette attività”.

Quanto sopra, tuttavia, comporta che le Amministrazioni adottino una serie di adempimenti formali (obbligo a redigere il DVR aggiornato all’emergenza da SARS CoV2) e di misure sostanziali che necessitano di un previo ampio confronto con gli RLS e le parti sociali; ma allo stato nulla risulta posto in essere, da cui l’impossibilità sostanziale di avvalersi delle possibilità concesse dal DPCM.

Tuttavia, fermo restando i suddetti adempimenti, si sottolinea nuovamente che nelle Università continua a trovare applicazione l’art. 87 del DL n.18 del 17 marzo 2020 che prevede che, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019, fissato attualmente al 31 luglio 2020, il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa in tutte le Pubbliche Amministrazioni. In particolare, per l’attuazione delle succitate previsioni del DPCM 26 aprile 2020 le Università assicurano la presenza del personale limitandola a quelle ritenute indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro ai sensi dell’art. 87, comma 1, lettera a), del DL n.18/2020.

Nella sostanza, il DPCM mantiene alta l’attenzione su tutte le forme di protezione individuale e delinea quelle collettive necessarie per consentire l’avvio dell’uscita progressiva dal lock down, nell’intesa che tutte le azioni poste in essere devono essere assolutamente coerenti e compatibili con il diritto alla salute ed alla sicurezza dei lavoratori.

 

Si auspica, pertanto, che nelle scelte che le singole Amministrazioni saranno chiamate ad effettuare si valuti attentamente quanto sopra rappresentato anche al fine di evitare contrasti con i terminali associativi delle scriventi OO.SS. sui posti di lavoro e l’inevitabile contenzioso che ne deriverebbe, poiché si tratta di conciliare il valore supremo della persona e della sua dignità con l’esigenza di garantire le attività

delle Istituzioni.

Le due dimensioni non sono in contrapposizione e laddove non siano garantite le condizioni di salute anche l’attività degli Atenei non potrebbe sostenersi. Occorre puntare a dare continuità a quanto fatto fino ad oggi, perché su questo sacrificio si fonda la nostra prospettiva, non solo per il Sistema Universitario, ma per l’intero Paese.

Cordialmente

LE SEGRETERIE NAZIONALI

Flc CGIL CISL FSUR UIL Scuola Rua SNALS Confsal GILDA Unams
Pino Di Lullo Francesco De Simone Sorrentino Antonio Foccillo Teresa Angiuli Arturo Maullu

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I sindacati scuola della Sicilia chiedono provvedimenti contro il rischio esuberi

In una nota congiunta i segretari generali di Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, Cisl Scuola, Francesca Bellia, Uil Scuola, Claudio Parasporo, Snals Confsal, Michele Romeo, Gilda Unams, Loredana Lo Re, che lunedì scorso hanno incontrato in videoconferenza il nuovo direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, chiedono che si “mettano in campo provvedimenti concreti dall’Ufficio […]

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CONCORSI, DI MEGLIO: BUON SENSO PREVALGA SU TONI DA GUERRA SANTA

 “Usare toni da guerra santa e assumere posizioni fideistiche è sbagliato e controproducente. Bisognerebbe, invece, armarsi di buon senso, sedersi attorno a un tavolo e ragionare insieme. La posta in ballo non è la verità assoluta da difendere a ogni costo, e che tra l’altro nessuno detiene, ma il bene della nostra Scuola”.

Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, interviene in merito alle aspre polemiche politiche riguardanti i bandi dei concorsi pubblicati oggi in Gazzetta Ufficiale.

“L’esperienza storica – afferma Di Meglio riferendosi al concorso ordinario – ci dice che le procedure, alle quali non è stata apportata alcuna modifica per semplificarle, sono farraginose e richiedono nei fatti tempi molto più lunghi di quelli prefissati. I motivi dei ritardi, tra cui le difficoltà nella formazione delle commissioni a causa dei miseri compensi riservati ai componenti e l’esonero dall’insegnamento che viene loro negato, sono noti a chiunque lavori nella scuola. A un quadro non ottimale già in tempi ordinari, si aggiungono le innegabili difficoltà imposte dall’emergenza sanitaria e l’approssimarsi dei mesi estivi che molto probabilmente saranno caratterizzati da condizioni climatiche non favorevoli all’organizzazione delle prove concorsuali”.

Per quanto concerne il concorso straordinario, poi, il coordinatore nazionale della Gilda sottolinea che “il principio del concorso resta sempre la via maestra per accedere al ruolo, ma che, data l’attuale contingenza, dovrebbe prevalere il buon senso al quale è improntata la nostra proposta di procedere ad una selezione per titoli e di posticipare la prova concorsuale al termine del prossimo anno scolastico”.

“Per il bene della Scuola, che rappresenta il motore del nostro impegno, ci auguriamo che le decisioni ostinatamente portate avanti dal ministero dell’Istruzione non si rivelino un pasticcio fallimentare. In caso contrario – conclude Di Meglio – il governo dovrà assumersene la piena responsabilità”.

Roma, 28 aprile 2020


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TASK FORCE SNOBBA INSEGNANTI

“Ci auguriamo che il Comitato di esperti nominato dal Ministero dell’Istruzione sia in grado di trovare le risposte più adatte all’avvio del prossimo anno scolastico che, purtroppo, si prospetta piuttosto difficile. Sicuramente al buon andamento dei lavori avrebbe giovato la presenza nel team di più docenti di scuola che, grazie all’esperienza maturata in classe ogni giorno, avrebbero potuto apportare un contributo prezioso in tema di didattica. Dispiace constatare, infatti, che su 18 componenti, soltanto la professoressa Lorella Carimali sia insegnante di liceo. Riteniamo che questa task force sia nata, dunque, con una tara perché relega la figura degli insegnanti di scuola in una posizione decisamente defilata rispetto al resto dei membri, scelti soprattutto tra accademici universitari, dirigenti scolastici e funzionari del Ministero”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.

 


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Concorso straordinario, i sindacati denunciano: “Testo cambiato, manca parere CSPI”

Con una lettera firmata dai cinque segretari generali, i sindacati scuola FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams richiamano l’attenzione delle Commissioni Istruzione e Cultura di Camera e Senato sul fatto che il testo del bando per la procedura concorsuale straordinaria, oggetto del confronto fra Ministero e Sindacati di martedì […]

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DL 22/2020, FGU-GILDA PRESENTA EMENDAMENTI IN AUDIZIONE AL SENATO

 Si è svolta questa mattina in video collegamento l’audizione presso la 7ª Commissione del Senato della Federazione Gilda-Unams in merito al Decreto legge 22/2020 “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato”.

Di seguito, le osservazioni e le proposte illustrate dalla delegazione e contenute nella memoria depositata.

Esame di Maturità

No a una semplificazione delle prove dell’esame di Stato, o con commissioni formate solo da membri interni, protratta oltre le necessità dettate dall’emergenza in corso. La preoccupazione espressa dalla FGU è che le misure adottate possano cristallizzarsi, provocando un ritorno all’esperienza, del tutto negativa, del ministero Moratti che accentuò una sorta di anarchia valutativa in molte istituzioni scolastiche e un abbassamento del livello generale di preparazione dei candidati. Il rischio concreto è di aprire la strada all’abolizione del valore legale del titolo di studio con la decostruzione dei principi fondativi della Scuola della Repubblica.

Mancano, inoltre, riferimenti normativi circa le modalità di convocazione, svolgimento, verbalizzazione e votazione degli organi collegiali della scuola che possono essere convocati nel periodo emergenziale in modalità telematica.


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Concorso scuola, è scontro tra MI e sindacati sullo straordinario

Botta e risposta tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati dopo l’informativa di oggi che si è tenuta in modalità online. I sindacati, come già manifestato dalla Gilda in una nota, manifestano la loro delusione per il confronto tenuto con l’amministrazione centrale (a rappresentare il ministero c’era Max Bruschi, capo di dipartimento) “È infatti del […]

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CONCORSI, GILDA: MINISTERO NON TRATTA SU NESSUN PUNTO

“Nonostante la disponibilità e l’impegno che abbiamo dimostrato e messo in campo per trovare un accordo ragionevole, da parte dell’Amministrazione non c’è stata alcuna apertura rispetto alle richieste che abbiamo avanzato. Siamo profondamente delusi e amareggiati”.

Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, commenta l’esito dell’incontro svoltosi questa mattina tra le delegazioni sindacali e i tecnici del ministero dell’Istruzione sui bandi di concorso in via di pubblicazione.

“Tutto rimane inalterato, quindi, compreso lo sbarramento nei confronti dei docenti con solo servizio su sostegno che non potranno accedere alle procedure riservate. Un punto – sottolinea Di Meglio – sul quale la FGU si è spesa molto, scontrandosi purtroppo con la posizione irremovibile del ministero”.

“Le nostre proposte sono tutte mirate ad evitare l’aumento a dismisura del precariato e a garantire maggiore stabilità al prossimo anno scolastico il cui avvio, invece, si prospetta tra i più difficili.

Il ministero dell’Istruzione – conclude il coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams – si è incaponito nell’intraprendere una strada che si rivelerà un vicolo cieco e renderà il prossimo anno scolastico un percorso denso di ostacoli che si sarebbero potuti evitare”.

Roma, 21 aprile 2020

 

In allegato: dichiarazione unitaria a verbale


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Concorso scuola, Gilda all’attacco: “Nulla di fatto, chiusura del Ministero ci sorprende”

“La riunione che si è svolta questa mattina tra le delegazioni sindacali e il Ministero dell’Istruzione per l’informativa sui bandi di concorso si è conclusa con un nulla di fatto. Non avendo ricevuto risposta alle richieste di un incontro politico preliminare a quello tecnico, abbiamo troncato sul nascere il dibattito, chiedendo di inviarci le bozze dei […]

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CONCORSI, DI MEGLIO: NIENTE CONFRONTO E ASCOLTO

“La riunione che si è svolta questa mattina tra le delegazioni sindacali e il Ministero dell’Istruzione per l’informativa sui bandi di concorso si è conclusa con un nulla di fatto. Non avendo ricevuto risposta alle richieste di un incontro politico preliminare a quello tecnico, abbiamo troncato sul nascere il dibattito, chiedendo di inviarci le bozze dei bandi di concorso e l’apertura del confronto, come previsto dal contratto nazionale”.

A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.

 

“La totale chiusura nei confronti di chi rappresenta un milione di lavoratrici e lavoratori del mondo della scuola ci lascia sorpresi e dispiaciuti. Se proseguirà questa cieca ostinazione nel rifiutare un rapporto dialettico con i sindacati, che in un sistema democratico sono interlocutori e non meri uditori, l’Amministrazione si assumerà la piena responsabilità del contenuto dei bandi di concorso e della loro praticabilità nella situazione di emergenza che stiamo vivendo”.

 

 

Roma, 17 aprile 2020


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