Warning: "continue" targeting switch is equivalent to "break". Did you mean to use "continue 2"? in /membri/robatzo/blog/wp-includes/pomo/plural-forms.php on line 210
giugno 2020 – GILDA degli Insegnanti

Archivi Mensili: giugno 2020

Trasferimenti docenti 2020, tutti i movimenti in anteprima con i nomi degli interessati

In attesa dei dati ufficiali forniti dal ministero dell’Istruzione, tramite il sistema telematico Sidi, la Gilda Venezia fornisce in anteprima gli esiti trasferimenti, passaggi di ruolo e di cattedra, nonché i “movimenti” d’ufficio, relativi ai docenti accordati per tutti gli ordini scolastici (dalla scuola dell’Infanzia alle superiori) con effetto 1° settembre 2020. Ve li proponiamo, […]

The post Trasferimenti docenti 2020, tutti i movimenti in anteprima con i nomi degli interessati appeared first on Tecnica della Scuola.


Leggi originale

CONCORSO STRAORDINARIO, GILDA: PER I PRECARI STRADA IN DISCESA

Non più 8 quesiti con 10 punti l’uno, ma 6 di cui 5 su programmi e metodologie, ai quali potrà essere assegnato un massimo di 15 punti ciascuno, e il sesto per accertare la conoscenza della lingua inglese che varrà al massimo 5 punti, lasciando dunque inalterato il totale di 80 punti.

Si chiude con un risultato a favore dei precari la partita del concorso straordinario sul quale ieri la Gilda degli Insegnanti, insieme con gli altri sindacati, aveva ingaggiato una trattativa molto serrata per ottenere dal ministero dell’Istruzione un allentamento delle maglie sulla prova di inglese.

“Grazie al nostro intervento, – afferma Maria Di Patre, vice coordinatrice nazionale della Gilda degli Insegnanti – per gli aspiranti docenti di ruolo il concorso straordinario non si prospetta più come un’impresa ai limiti dell’impossibile perché con le modifiche apportate dall’Amministrazione i candidati potranno puntare soprattutto sulle competenze nelle proprie discipline e superare brillantemente il concorso pur non ottenendo un punteggio elevato nel quesito di lingua inglese. Si tratta di un risultato importante – sottolinea Di Patre – che riequilibra i pesi di una prova che, senza la trattativa con i sindacati, avrebbe penalizzato fortemente i candidati non laureati in inglese”.

Un’altra vittoria incassata dal fronte sindacale riguarda le griglie di valutazione, la cui pubblicazione era originariamente prevista in contemporanea con lo svolgimento del concorso e che adesso, invece, avverrà una settimana prima. “Conoscere con 7 giorni di anticipo quali saranno i criteri in base ai quali saranno giudicati, – osserva la vice coordinatrice nazionale – aiuterà i candidati a orientarsi meglio nella preparazione”.

“A questo punto – conclude Di Patre – ci auguriamo che il ministero rispetti l’impegno assunto con le organizzazioni sindacali e renda nota il prima possibile la data del concorso”.

 

Roma, 26 giugno 2020


Leggi sorgente

Scuola, ecco le nuove linee guida

Pubblicato il: 25/06/2020 18:35

Un “cruscotto informativo che sarà reso disponibile alla consultazione” in grado anche di segnalare, rispetto all’edilizia scolastica, le criticità ossia “i casi in cui gli spazi delle aule didattiche espresse in metri quadrati non siano sufficienti ad accogliere tutti gli studenti iscritti”. Una cabina di regia Covid-19 con regioni ed enti locali per consentire un “coordinamento nazionale delle azioni su tutto il territorio” e un “monitoraggio” per valutare ogni possibile intervento, su specifiche situazioni, prevedendo, ove strettamente necessario” ulteriori “incrementi di organico, aggiuntivi, di personale scolastico per le istituzioni scolastiche statali”. Sono alcune delle novità introdotte nella nuova bozza di linee guida del ‘Piano scuola 2020-2021’, che l’Adnkronos ha potuto visionare.

Nel documento, per quanto riguarda le misure contenitive e organizzative e di prevenzione e protezione da attuare nelle singole istituzioni scolastiche per la ripartenza, si fa “esclusivo rinvio al documento tecnico del Cts del 28 maggio 2020 e e ai successivi aggiornamenti”. Per quanto riguarda il distanziamento fisico si ricorda l’indicazione del Cts secondo cui “il distanziamento fisico (inteso come 1 metro fra le rime buccali degli alunni), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione … “.

Resta comunque la possibilità da parte del Cts “di valutare a ridosso della ripresa scolastica la necessità dell’obbligo di mascherina per gli studenti (soprattutto della scuola primaria), per tutta la durata della permanenza a scuola e nei diversi ordini e gradi, una volta che possa essere garantito l’assoluto rispetto del distanziamento fisico sopra menzionato sulla base dell’andamento dell’epidemia anche in riferimento ai diversi contesti territoriali”. Nella nuova bozza resta, come previsto nel precedente documento, la possibilità di prevedere turni differenziati e lezioni anche di sabato.

Rispetto alla precedente bozza, a quanto si apprende, si fa riferimento al lavoro che il ministero già dal 2018 ha svolto sul nuovo sistema di Anagrafe per l’edilizia scolastica più ampio e completo. Proprio sulla base dei dati trasmessi dalle regioni è stato costruito “un cruscotto informativo, che sarà reso disponibile alla consultazione, che restituisce, a livello di regioni, provincia, comune e singola scuola, dati di dettaglio che consentiranno, nei vari livelli istituzionali coinvolti, di operare proiezioni da parte dei soggetti chiamati poi ad assumere decisioni, ossia da parte degli enti locali proprietari degli edifici ma anche degli stessi dirigenti scolastici, nonché a vantaggio dei direttori degli uffici scolastici regionali”.

Anche in questa nuova versione proposta a Regioni ed enti locali, resta “ferma l’opportunità per le istituzioni scolastiche di avvalersi delle ulteriori forme di flessibilità derivanti dallo strumento dell’autonomia, sulla base degli spazi a disposizione e delle esigenze delle famiglie e del territorio”. Ad esempio, “una riconfigurazione del gruppo classe in più gruppi di apprendimento”, l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso, “una frequenza scolastica in turni differenziati” e “per le scuole secondarie di II grado oltre alla didattica in presenza, “in via complementare, didattica digitale integrata” dove le condizioni la rendano opzione preferibile o le opportunità tecnologiche, l’età e le competenze degli studenti lo consentano. Contemplata, ancora, la possibilità di estendere “il tempo scuola settimanale alla giornata del sabato” ove non già previsto.

Resta la possibilità che l’arrivo a scuola degli alunni possa essere differito e scaglionato in maniera da evitare assembramenti. Nella nuova bozza si fa riferimento all’avvio, da parte dell’amministrazione centrale, di un apposito monitoraggio, sulla base dei dati emergenti dai Tavoli regionali e dalle conferenze di servizio, per valutare ogni possibile intervento, su specifiche situazioni, prevedendo, “ove strettamente necessario” anche ai fini di rispettare le misure di prevenzione anti-Covid “ulteriori incrementi di organico, aggiuntivi, di personale scolastico per le istituzioni scolastiche statali”.

Nelle scuole secondarie di II grado, quindi, a differenza, della precedente bozza, la didattica digitale integrata viene considerata come opzione in seconda battuta a quella in presenza ossia “in via complementare”. Tra le altre novità contenute nel nuovo testo, quella relativa alla partecipazione studentesca: oltre alle assemblee nel rispetto dell’obbligo di distanziamento, viene consentito anche lo svolgimento delle attività “con modalità a distanza”. Un maggiore potere viene attribuito alle Conferenze dei servizi che, istituite su iniziativa dell’Ente locale competente, potranno anche individuare “modalità di intervento e soluzioni operative”.

Il nuovo Piano, a differenza della precedente bozza di 17 pagine incluse due di allegato tecnico, prevede quasi una sessantina di pagine perché diventano parte integrante del testo anche il “documento tecnico del Cts del 28 maggio 2020 e i successivi aggiornamenti”.

FONTE: https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/06/25/scuola-ecco-nuove-linee-guida_bmMuhF2SsGAgB2VwIQjAYL.html


Leggi sorgente

Concorso straordinario, i quesiti a risposta aperta saranno sei. Gilda: “Strada in discesa per i precari”

Non più 8 quesiti con 10 punti l’uno, ma 6 di cui 5 su programmi e metodologie, ai quali potrà essere assegnato un massimo di 15 punti ciascuno, e il sesto per accertare la conoscenza della lingua inglese che varrà al massimo 5 punti, lasciando dunque inalterato il totale di 80 punti. Si chiude con […]

The post Concorso straordinario, i quesiti a risposta aperta saranno sei. Gilda: “Strada in discesa per i precari” appeared first on Tecnica della Scuola.


Leggi originale

LINEE GUIDA, DI MEGLIO: SOLITA REPUBBLICA DELLE CHIACCHIERE

blablaInadeguate e pericolose, specchio della solita repubblica delle chiacchiere e delle scartoffie inutili.

Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, bolla le linee guida sulla ripresa della scuola in presenza a settembre, la cui bozza è stata resa nota ieri e che oggi pomeriggio verrà illustrata ai sindacati dalla ministra Azzolina nel corso di un incontro.

“Il piano elaborato da viale Trastevere – afferma il leader della Gilda – risulta del tutto inadeguato a garantire che il rientro in aula tra due mesi avvenga in sicurezza. Tutte le elucubrazioni sui possibili accorpamenti delle discipline e delle classi e sulla riduzione dell’orario di lezione, come ci insegna la proprietà invariantiva, non cambiano il risultato finale, cioè non evitano l’impoverimento dell’offerta formativa, impedendo, di conseguenza, agli studenti di godere pienamente del diritto all’istruzione. Inoltre, continuando a delegare alle singole scuole le decisioni circa le strategie da adottare, – sottolinea il coordinatore nazionale – si mina gravemente l’unitarietà degli ordinamenti e del sistema scolastico garantita dalla Costituzione e il valore legale del titolo di studio. A tal proposito, sarebbe opportuno smetterla di invocare l’autonomia scolastica per giustificare lo scaricabarile costante che il ministero dell’Istruzione opera ai danni delle istituzioni scolastiche e di cui queste linee guida sono l’ennesima prova”.

Discorso analogo per la tanto decantata innovazione didattica, “che non è funzionale alla didattica, ma semplicemente sopperisce alla mancanza di un quadro generale di riferimento nel quale tutti gli operatori della comunità scolastica possano agire”.

Per Di Meglio, all’inadeguatezza del piano scuola, che si potrebbe superare soltanto individuando e assegnando altri spazi alle attività didattiche e assumendo più insegnanti, si associa un aspetto di pericolosità laddove si parla di aperture ai privati e agli enti del terzo settore ai quali, in ossequio a un principio di sussidiarietà sbandierato a uso e consumo di un’Amministrazione incapace di assolvere ai propri compiti, verrebbero affidate attività integrative alla didattica.

“Queste linee guida dimostrano che tavoli, task-force e comitati vari, ai quali partecipa un’infinità di persone, sono scarsamente utili”, conclude Di Meglio.

Roma, 24 giugno 2020


Leggi sorgente

Concorso straordinario, prova complicata e data ancora ignota. Gilda: “Ai precari si chiede la luna”

Come sappiamo il concorso straordinario secondaria, previsto per i precari con 36 mesi di servizio, sarebbe dovuto partire il 28 maggio. Poi è saltato tutto ed è stato spostato nei prossimi mesi e comunque, ha previsto una modifica alla prova concorsuale: non più computer based come prevista da bando del 28 aprile scorso pubblicato in […]

The post Concorso straordinario, prova complicata e data ancora ignota. Gilda: “Ai precari si chiede la luna” appeared first on Tecnica della Scuola.


Leggi originale

CONCORSO STRAORDINARIO, GILDA: AI PRECARI SI CHIEDE LA LUNA

Dalla data ancora ignota al poco tempo a disposizione dei candidati per completare la prova, passando per la pretesa assurda che tutti posseggano il livello B2 di conoscenza della lingua inglese.

Sono numerose le criticità riguardanti il concorso straordinario, rilevate dalla Gilda degli Insegnanti nel corso dell’incontro di questa mattina con il Mi e che stanno mettendo a subbuglio i precari con oltre 36 mesi di servizio.

“In origine, il carattere straordinario di questo concorso – afferma Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale, presente alla riunione con l’Amministrazione – era dato da una prova semplificata che riconoscesse l’esperienza già maturata in cattedra per tre anni come supplenti. Adesso di straordinario non esiste più nulla e la prova che i precari dovranno affrontare sarà resa molto difficile dagli appena 150 minuti concessi per rispondere a 8 quesiti a risposta aperta che, per loro natura, richiedono un tempo ben maggiore di riflessione ed elaborazione.

A complicare il raggiungimento della sospirata stabilizzazione, inoltre, il quesito mirato ad accertare il livello di conoscenza B2 di inglese, cioè quello dei laureati nella materia, richiesto a prescindere dalla lingua straniera studiata dai candidati. In pratica a questi colleghi, già provati da anni di precariato, – incalza Di Patre – si chiede la luna”.

“Senza considerare, poi, che ad oggi non è stata ancora fissata la data del concorso e che, quindi, sarà molto difficile, per non dire utopistico, iniziare il prossimo anno scolastico con i vincitori immessi in ruolo. E intanto, in attesa che le procedure concorsuali vengano completate, a settembre assisteremo al solito balletto di supplenti che nuoce a docenti e studenti”.

Di Patre pone, infine, l’attenzione sull’atavico problema delle commissioni che la Gilda degli Insegnanti denuncia da sempre: “I criteri con cui saranno formate non cambiano: zero esoneri dall’attività didattica e compensi irrisori. Un mix deleterio – conclude la vice coordinatrice nazionale – che provocherà ritardi nella nomina delle commissioni e le dequalificherà”.

 

Roma, 25 giugno 2020


Leggi sorgente

Docente positivo Covid, nessun contagio

Negativi i tamponi eseguiti in Istituto e comune residenza

(ANSA) – PIZZO (VIBO VALENTIA), 21 GIU – Sono risultati tutti negativi i tamponi eseguiti per le persone che a Nicotera, la cittadina dove risiede e a Pizzo, dove insegna all’Istituto nautico, sono entrate in contatto con il docente di 65 anni risultato positivo al coronavirus.
    Gli esiti dei test effettuati ieri sono stati resi noti nel tardo pomeriggio dal sindaco di Nicotera Giuseppe Marasco e dal preside dell’Istituto scolastico di Pizzo Francesco Vinci.
    L’effettuazione dei tamponi si era resa necessaria dopo l’accertata positività del docente inizialmente designato come componente di una delle commissioni di esame dell’Istituto e poi sostituito senza avere avuto modo di entrare contatto con i maturandi. A Nicotera dove sono stati eseguiti circa 120 tamponi la notizia dell’esito negativo è stata resa nota dallo stesso sindaco con un post pubblicato sulla sua pagina facebook.


Leggi sorgente

RISORSE ASSENTI, RAGIONI SCIOPERO RAFFORZATE

confusione“L’incontro presieduto dal presidente Conte è stato una lunga maratona di parole dalla quale, purtroppo, l’istruzione è uscita perdente.

In assenza di investimenti cospicui e di una strategia realmente efficace da mettere in campo per la ripresa in sicurezza delle attività didattiche in presenza a settembre, si rafforzano ulteriormente le motivazioni dello sciopero indetto per l’8 giugno”.

Lo dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commentando la riunione di coordinamento che si è svolta ieri con il presidente del Consiglio, i sindacati, le ministre dell’Istruzione e dei Trasporti, il capo della Protezione civile, il coordinatore del Cts e i rappresentanti degli enti locali.

“Ad ascoltare le parole dei suoi esponenti, sembra che il Governo non si renda conto dei problemi concreti che comporta l’organizzazione e la gestione del ritorno in classe di milioni di alunni e docenti.

Non è un caso, infatti, – afferma Di Meglio – che anche Regioni e Comuni abbiano posto l’accento sulle tante criticità legate alla riapertura delle scuole e abbiano lanciato l’allarme su risorse e organici. Si tratta di preoccupazioni gravi che condividiamo in pieno e che esigono risposte urgenti in termini di investimenti dedicati all’incremento del personale e all’edilizia.

Ma i poco più di 300 milioni di euro destinati alla scuola dal Decreto Rilancio saranno a stento sufficienti per l’acquisto delle mascherine. E gli altri fondi sbandierati dalla ministra Azzolina non sono attualmente disponibili per essere utilizzati adesso”.

Riguardo al ruolo degli amministratori locali e delle singole scuole, Di Meglio ritiene che non sia possibile scaricare su di loro ogni responsabilità, impartendo semplici e vaghe linee guida e senza predisporre, invece, un piano preciso, chiaro e articolato che fornisca istruzioni dettagliate.

“Piuttosto che assegnare ai sindaci i poteri di commissari straordinari per i lavori di adeguamento strutturale delle scuole, – dice il coordinatore nazionale della Gilda – proponiamo la nomina di un commissario straordinario nazionale all’edilizia scolastica. Questa figura, poi, potrebbe essere coadiuvata da rappresentati delle istituzioni locali”.

“In ogni caso, a sentire la ministra Azzolina che si augura la scomparsa del Covid-19 entro settembre per consentire la riapertura in sicurezza delle scuole, non ci resta che affidarci agli scongiuri”, conclude amaramente Di Meglio.

Roma, 5 giugno 2020

 


Leggi sorgente

Stabilizzazione per altri 4.500 docenti

Dpr pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 147 dell’11 giugno: formalizzata l’assunzione di docenti su posti liberati dai pensionamenti di “Quota 100”

di Claudio Tucci

Bici e parchi, ultimo giorno scuola in tempi Covid

2′ di lettura

Via libera, ufficiale, alla stabilizzazione di altri 4.500 docenti sui posti liberati dai pensionamenti di “Quota 10o”. Dopo l’ok del ministero dell’Economia, approda in Gazzetta ufficiale (la n. 147 dell’11 giugno, serie generale) il Dpr che autorizza il ministero dell’Istruzione ad assumere a tempo indeterminato 4.500 unità di personale docente, con decorrenza giuridica dal primo settembre 2019 e decorrenza economica dall’anno scolastico 2020/2021.

Le mancate assunzioni dello scorso anno

La questione si trascina da un pò di mesi. E mostra tutti i limiti dell’attuale sistema di reclutamento, basato 50% da Gae e 50% da concorsi, se non decolla proprio questo secondo canale, vale a dire le selezioni. Lo scorso settembre, dagli ultimi dati del ministero dell’Istruzione, su 53.627 unità di personale docente per il quale sono state autorizzate le assunzioni risultano essere state disposte 34.559 nomine in ruolo, un pò più della metà, residuando quindi 19.068 posti vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2019/2020. L’Istruzione ha poi chiesto al Mef di assumere, in corso d’anno, 6.540 docenti, viste le nuove disponibilità riscontrate dai pensionamenti con “Quota 100”. Il Tesoro ha dato l’ok solo a 4.500 posti.Leggi anche

Assunzione giuridica da settembre 2019

Ebbene, così si è arrivati al Dpr ieri, 11 giugno, in Gazzetta ufficiale che formalizza la stabilizzazione di 4.500 insegnanti precari sui posti che si sono liberati lo scorso anno a seguito dei pensionamenti della cosiddetta “Quota 100”, con decorrenza giuridica dal primo settembre 2019 e decorrenza economica dall’anno scolastico 2020/2021. Per le assunzioni si attingerà dalle Gae e dalle graduatorie dei vecchi concorsi ancora vigenti. Il fatto che da 6.540 cattedre si sia scesi a 4.500 ha segnato un campanello d’allarme riconosciuto dalla stessa ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a cui va il merito di aver portato a casa la partita: «Avevamo 6.500 posti a disposizione, abbiamo potuto assegnarne solo 4.500 perché non c’erano abbastanza profili da assumere dalle graduatorie in corso di validità – ha spiegato la ministra – Un dato che dimostra che abbiamo bisogno di fare nuovi concorsi per avere nuove graduatorie da cui attingere, soprattutto nella scuola secondaria».

FONTE: https://www.ilsole24ore.com/art/stabilizzazione-altri-4500-docenti-ADHeTPX


Leggi sorgente

Grandezza Font
X