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dicembre 2020 – GILDA degli Insegnanti

Archivi Mensili: dicembre 2020

Rientro a scuola nel Lazio, protestano i sindacati scuola

Nel Lazio, il rientro a scuola il 7 gennaio sarà complicato, anche per i numerosi errori di gestione commessi dal Ministero e non solo.Ne sono convinti i sindacati del comparto Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda le cui proteste si aggiungo a quelle dell’ANP.“La situazione che si è determinata nel Lazio (come, presumibilmente, in altre […]

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COVID-19: NO A RECUPERI ORE DECISI DA CONSIGLIO DI ISTITUTO, IL CCNL PARLA CHIARO

Ci risulta che in Sicilia alcuni dirigenti scolastici stiano subendo pressioni da parte degli uffici amministrativi periferici affinché le riduzioni delle ore di lezione dovute all’emergenza da Covid-19 vengano recuperate con ulteriori attività da svolgere ai terminali informatici.

Ebbene, a prescindere dal fatto che la didattica a distanza richieda un tempo di lavoro ben superiore rispetto a quello impiegato in presenza, occorre ricordare che, in base a quanto sancito dal contratto nazionale di lavoro, eventuali recuperi orari sono da effettuarsi soltanto se deliberati dal collegio dei docenti per motivi didattici.

Nessun recupero, infatti, è previsto nei casi in cui le decurtazioni orarie siano state stabilite per cause di forza maggiore in seno al consiglio di istituto.

E fino a prova contraria, la pandemia in corso non può che essere classificata come una causa di forza maggiore.

 

Roma, 22 dicembre 2020


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CONCORSO STRAORDINARIO: DOPO SENTENZA CDS, MINISTERO APPRONTI PROVE SUPPLETIVE

“Ci auguriamo che dopo la sentenza del Consiglio di Stato la ministra Azzolina torni finalmente sui suoi passi, con tutta evidenza falsi, e la smetta di voler cocciutamente negare ai candidati in quarantena la possibilità di partecipare al concorso straordinario”.

Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in seguito alla decisione di Palazzo Spada che, confermando la sentenza emessa dal Tar del Lazio in merito al ricorso avanzato da una docente precaria impossibilitata a partecipare al concorso per motivi di salute legati al Covid-19, ha ribadito il diritto alle prove suppletive.

 

“Ricordiamo che il concorso straordinario, attualmente bloccato a causa della pandemia, è riservato ai precari che hanno maturato almeno 36 mesi di servizio.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di candidati che hanno trascorso in cattedra da supplenti ben oltre tre anni e che attendevano da molto tempo un’occasione di stabilizzazione. Escluderli da questa opportunità significa ledere gravemente un loro diritto.

Auspichiamo, dunque, – conclude Di Meglio – che il ministero dell’Istruzione dia seguito alla sentenza del Consiglio di Stato e, quando le prove concorsuali riprenderanno, ammetta anche chi finora non ha potuto prendervi parte per ragioni cliniche legate all’emergenza sanitaria in corso”.

 

 

Roma, 16 dicembre 2020


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RIAPERTURA SCUOLA: SEMPRE AL PUNTO DI PARTENZA

“Avremmo preferito sbagliarci, ma purtroppo la realtà dei fatti dimostra che avevamo ragione quando criticavamo il protocollo di sicurezza per il rientro in classe, che infatti non abbiamo siglato perché ritenevamo che le misure previste non fossero sufficienti né idonee.

Ci sarebbe piaciuto un Paese capace di organizzare il sistema dei trasporti in maniera efficace prima della riapertura delle scuole a settembre, così come ci sarebbe piaciuto un sistema sanitario in grado di garantire tamponi rapidi agli studenti e al personale scolastico e un tracciamento puntuale dei contagi.

Ma, a quanto pare, si tratta di fantascienza.

Nessuno ha la bacchetta magica per far fronte a un’emergenza di questa portata, ma è una perdita ulteriore di tempo prezioso pensare che la soluzione possano essere i tavoli istituzionali, la cui inutilità è stata ampiamente dimostrata dalla storia recente”.

Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, interviene in merito alla questione della ripresa delle attività didattiche in presenza.

 

 

Roma, 16 dicembre 2020


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Scuola e covid-19, oltre 13mila partecipanti alle assemblee online

Rino Di MeglioForti le preoccupazioni espresse dai docenti per la confusione che regna nelle scuole rispetto alla mancanza di sicurezza.

 

Grande partecipazione alle assemblee telematiche promosse questa mattina dalla Gilda degli Insegnanti e che si sono svolte in contemporanea in tutta Italia: oltre 13mila gli insegnanti collegati online per ascoltare le relazioni dei dirigenti nazionali che hanno puntato i riflettori su numerosi temi: situazione politico sindacale, protocollo di sicurezza, didattica digitale integrata, legge di Bilancio, lavoratori fragili, concorsi e supplenze.
Dalle centinaia di interventi da parte dei docenti è emerso un generale stato di confusione e preoccupazione che regna nelle scuole rispetto alla mancanza di sicurezza, elemento ritenuto da tutti imprescindibile per la didattica in presenza ma che non viene garantito soprattutto a causa dell’assenza di coordinamento tra i ministeri dell’Istruzione, dei Trasporti e della Sanità e anche con gli enti locali.
Tutti i partecipanti si sono dimostrati concordi nel ritenere che la didattica a distanza, nonostante non possa supplire a quella in presenza, richieda una fatica superiore a quella delle lezioni tradizionali e trovano avvilente, dunque, che il loro impegno sia misconosciuto da parte di chi, invece, ha addirittura parlato di recupero del tempo perso.
Roma, 11 dicembre 2020

Grande partecipazione alle assemblee telematiche promosse questa mattina dalla Gilda degli Insegnanti e che si sono svolte in contemporanea in tutta Italia: oltre 13mila gli insegnanti collegati online per ascoltare le relazioni dei dirigenti nazionali che hanno puntato i riflettori su numerosi temi: situazione politico sindacale, protocollo di sicurezza, didattica digitale integrata, legge di Bilancio, lavoratori fragili, concorsi e supplenze. 
Dalle centinaia di interventi da parte dei docenti è emerso un generale stato di confusione e preoccupazione che regna nelle scuole rispetto alla mancanza di sicurezza, elemento ritenuto da tutti imprescindibile per la didattica in presenza ma che non viene garantito soprattutto a causa dell’assenza di coordinamento tra i ministeri dell’Istruzione, dei Trasporti e della Sanità e anche con gli enti locali. 
Tutti i partecipanti si sono dimostrati concordi nel ritenere che la didattica a distanza, nonostante non possa supplire a quella in presenza, richieda una fatica superiore a quella delle lezioni tradizionali e trovano avvilente, dunque, che il loro impegno sia misconosciuto da parte di chi, invece, ha addirittura parlato di recupero del tempo perso. 

Roma, 11 dicembre 2020

 


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SCUOLA E COVID-19, DOMANI ASSEMBLEE ONLINE IN TUTTA ITALIA DALLE 8 ALLE 11

Situazione politico sindacale, protocollo di sicurezza, didattica digitale integrata, legge di Bilancio, lavoratori fragili, concorsi e supplenze. Sono questi i temi di cui la Gilda degli Insegnanti discuterà domani 11 dicembre nel corso delle assemblee online che si svolgeranno contemporaneamente in tutta Italia dalle ore 8 alle 11. L’iniziativa sarà trasmessa in streaming sul canale YouTube della Federazione Gilda-Unams (https://youtu.be/N3aRJg-uLUo) e su Gilda Tv.

 

“Seguendo una formula ormai rodata e che consente la partecipazione di platee sempre foltissime, abbiamo deciso di promuovere questa mobilitazione telematica per creare un momento di confronto e condivisione, – afferma il coordinatore nazionale Rino Di Meglio – e per ascoltare le testimonianze di migliaia di insegnanti, professionisti dell’istruzione impegnati da mesi in una didattica difficile, per la quale occorrono una preparazione e un tempo di lavoro nettamente maggiore rispetto a quello richiesto dalle lezioni in presenza. A tutti questi docenti vogliamo far sentire il nostro pieno sostegno e ringraziarli per il lavoro che con grande impegno e fatica stanno portando avanti e che non sempre riceve il riconoscimento dovuto”.

 

 

Roma, 10 dicembre 2020


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SU IPOTESI SCUOLA APERTA FINO AL 30 GIUGNO NESSUN CONSULTO CON SINDACATI

luglio_2020“Nessuno ha avuto la cortesia di consultarci in merito all’ipotesi di prolungare le attività didattiche fino al 30 giugno per recuperare le ore di lezione perse finora. Nell’attesa che ciò avvenga, crediamo sia opportuno intanto ricordare che il lavoro dei docenti è regolato da un contratto collettivo nazionale, tra l’altro scaduto da due anni. In ogni caso, riteniamo che sia una proposta offensiva nei confronti della professionalità di tutti gli insegnanti impegnati ormai da mesi nella Didattica a distanza, metodologia faticosa, che richiede molta preparazione e un tempo di lavoro di gran lunga superiore rispetto a quello ordinario”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.

 

“La Gilda ha sempre sostenuto che la Dad sia un surrogato della scuola e che, come tale, dia risultati ben distanti da quelli della didattica in presenza. Ma se è stato necessario ricorrervi anche quest’anno a causa dell’incapacità del Governo di realizzare quelle condizioni imprescindibili per un ritorno a scuola in sicurezza, non si capisce per quale  motivo a pagarne il conto debbano essere i docenti”, conclude Di Meglio.

 

Roma, 7 dicembre 2020


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COVID, GILDA: DATI SUI CONTAGI NELLE SCUOLE SMENTISCONO PROPAGANDA

coronavirus nelle scuole “I dati sui contagi tra la popolazione scolastica smentiscono clamorosamente la campagna propagandistica condotta da Azzolina per le scuole aperte: a fronte della tesi strenuamente sostenuta dalla ministra circa la sicurezza delle scuole rispetto alla diffusione del virus, fino al 31 ottobre si sono registrati quasi 65mila casi di Covid-19 tra i banchi.

Si tratta di un numero molto elevato se si considera che è riferito a un periodo poco più lungo di un mese (dall’inizio dell’anno scolastico a fine ottobre) e che riguardano 2.546 comuni sugli oltre 6.700 dove ha sede una scuola”.

Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta l’analisi elaborata da Wired dei dati forniti dal ministero dell’Istruzione in risposta al Foia avanzato dalla testata online.

“Riteniamo grave che in un Paese democratico manchi la trasparenza su informazioni così cruciali e che per accedervi un giornalista sia stato costretto a ricorrere al Foia”, afferma Di Meglio che ricorda come quella per la trasparenza dei dati sull’epidemia nelle scuole sia una battaglia portata avanti dalla Gilda sin da quando è iniziato l’anno scolastico. Motivo per il quale ha aderito alla campagna #datiBeneComune.

“Data la gravità della situazione – conclude il coordinatore nazionale – sarebbe opportuno che la titolare di viale Trastevere la smettesse con la propaganda e si rendesse conto dell’enorme responsabilità che grava sulle sue spalle”.

 

 

Roma, 1 dicembre 2020


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